Alghero 2014: un Pride al centro del Mediterraneo

E’ ormai ufficiale: il Sardegna Pride 2014 sarà ad Alghero il 28 Giugno. Ne danno notizia dal MOS, l’associazione che si occupa dell’organizzazione dell’evento, promosso dal coordinamento sardo LGBTQ. Nelle prossime settimane la presentazione dell’immagine ufficiale della manifestazione, scelta fra le tante partecipanti al concorso apposito indetto ai primi di Gennaio.

corteo

Era il 28 Giugno del 1969 quando, per la prima volta, durante una retata nello storico bar gay di Greenewich village a New York gay, lesbiche e trans si rivoltarono alla polizia e lanciarono le basi per la nascita del movimento di liberazione omosessuale. A 45 anni di distanza, la Sardegna si prepara a scendere di nuovo in piazza per i diritti di gay, lesbiche e trans e per la piena cittadinanza di tutte e tutti, nella la seconda edizione del Sardegna Pride, la manifestazione che dal 2013 vede sfilare il popolo LGBTQ, insieme a migliaia di persone, per rivendicare la piena cittadinanza delle persone omo e transessuali e per dire no all’omofobia e ad ogni forma di discriminazione e di odio. Ma soprattutto “Pride significa orgoglio, orgoglio di ciò che siamo e vogliamo essere, orgoglio di essere lesbiche, gay, bisessuali, transessuali e transgender, intersessuali, queer, orgoglio delle differenze di ogni individualità” come recita il documento dell’edizione 2013.

Sarà lo splendido mare di Alghero, la piccola Barcellona, a fare da cornice alla grande parata che, sabato 28 Giugno 2014, chiuderà una settimana di iniziative con dibattiti, mostre, cinema, teatro, feste e spettacoli. Il corteo attraverserà le principali vie della città, costeggiando le bellissime spiagge algheresi di Maria Pia e del Lido, per concludersi al porto dove avrà luogo il concerto spettacolo di chiusura del grande evento sardo.

pride_omofobia

Il percorso del Sardegna Pride inizierà a Maggio e prevede un fitto calendario di iniziative che, da Sassari a Cagliari, segneranno il percorso della Queeresima (gioco di parole fra Quaresima e Queer), ovvero i quaranta giorni di passione queer che separano il 17 Maggio, giornata mondiale contro l’omofobia, e il 28 Giugno, giornata mondiale dell’orgoglio LGBTQ. Il tema scelto per l’edizione 2014 è: “sessualità, sessuofobia, omofobia”. Ma troveranno spazio anche altre tematiche come le famiglie gay e lesbiche, l’omogenitorialità, il bullismo e la formazione ad una cultura del rispetto e della differenza.

In questi giorni sono in corso trattative con le compagnie aeree e marittime per agevolare l’arrivo nella capitale della “Riviera del Corallo” e dell’omonimo aeroporto. Per i più pigri sono in corso di definizione alcuni pacchetti turistici che delle agenzie di viaggio stanno predisponendo per l’evento.

La prossima settimana si chiude il concorso, lanciato su Facebook i primi di Gennaio, per la creazione dell’immagine ufficiale del sardegna Pride 2014. Tanti i lavori pervenuti nell’entusiasmo generale, sia da professionisti che da persone interessate a collaborare con l’evento. Tra i lavori anche i disegni di una classe elementare. La commissione incaricata della decisione si riunirà solo la settimana prossima, mentre l’iniziativa pubblica per la presentazione dell’immagine, accompagnata da una mostra di tutti i lavori pervenuti, sarà verso la metà di Marzo.

La scelta di Alghero, quale sede del Sardegna Pride 2014, è stata maturata negli incontri del coordinamento sardo delle realtà LGBTQ di Ottobre e Novembre e da seguito al proposito con cui lo stesso coordinamento è nato: rendere il pride una manifestazione itinerante che diventasse propulsore di una crescita socio culturale di tutti i territori sardi: la nostra deve diventare una terra libera e orgogliosa dove rispetto e convivenza siano i valori fondanti di una nuova relazione.

La manifestazione è organizzata dal Movimento Omosessuale Sardo ed è promossa dal coordinamento delle realtà LGBTQ sarde, nato nel 2012, di cui fanno parte, oltre al MOS, l’ARC, organizzatore del Sardegna Pride del 2013, e l’ass. Famiglia Arcobaleno di Cagliari, l’associazione Pandela Transgender Sassari e il Colletivu S’Ata Areste del centro Sardegna, insieme ad un nutrito gruppo di associazioni, movimenti, partiti e sindacati provenienti da tutta la Sardegna. Un ultimo appello dal coordinamento sardo LGBTQ per queste elezioni “In considerazione della chiusura della campagna elettorale facciamo un appello a tutti i candidati affinché si impegnino a riconoscere al pride il patrocinio della Regione Sardegna”. E anche noi speriamo che il patricinio, finalmente, non sia più un taboo.

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