Elezioni regionali 2019: votate con la testa e non con la pancia
Domenica 24 febbraio il popolo sardo è chiamato alle urne, ed è per questo che invitiamo tutte e tutti a spolverare la tessera elettorale ed esprimere il proprio voto. Sappiamo che crisi economica e scelte politiche sbagliate negli ultimi anni hanno portato molte persone a provare un sentimento di sfiducia nei confronti della classe dirigente e della politica stessa; ma è proprio per questo che è il momento di andare a votare e farlo con coscienza. Per contro il nuovo fronte politico nazionale ha portato nella campagna elettorale regionale le stesse modalità e presunti contenuti, che altro non sono che propaganda e istigazione all’odio e alla discriminazione. Notiamo e sottolineiamo, infatti, come in questa campagna elettorale sia mancato il confronto sul piano amministrativo con proposte e soluzioni concrete, che hanno invece lasciato posto a sterili rivendicazioni politiche generali scadute troppo spesso nel populismo. È arrivato il momento di mettere da parte le ideologie discriminatorie e riprendere a parlare di politica, ed è perciò fondamentale che ciascuna e ciascuno di noi esprima il proprio voto, ricordandosi di quelle correnti politiche che si sono sempre mostrate sostenitrici delle nostre lotte per il rispetto dei diritti umani e civili. Per questo vi invitiamo ad evitare di votare per la coalizione di destra che trova il suo centro nella Lega di Salvini, nel suo populismo, nel suo odio, nella sua violenza e nel suo continuare a prenderci in giro come ha fatto ultimamente con i pastori. Votate nel rispetto delle vostre convinzioni politiche ma votate per un Governo sardo e non milanese!
Coalizioni e partiti vicini alle nostre rivendicazioni sono Autodeterminatzione, che candida Andrea Murgia alla presidenza, Sinistra Sarda con Vindice Lecis presidente e il centro sinistra con il sindaco di Cagliari uscente Massimo Zedda. Per dovere di cronaca riportiamo anche che due militanti del MOS sono candidate per Massimo Zedda e sono Maria Paola Curreli, indipendente nelle liste del PD e Giovanna Zirattu, indipendente nelle liste di LEU